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Il Pisco

Il Pisco è probabilmente uno dei distillati più puri e naturali al mondo. Prodotto dal mosto d'uva tramite tecniche tradizionali che si tramandano da generazione in generazione da quasi quattro secoli.

Il succo d’uva viene fermentato e distillato senza aggiunta di alcun altro elemento, nemmeno l'acqua. La gradazione alcolica deriva quindi dalla quantità di zucchero naturalmente presente nell’uva.

L'origine del nome

Ci sono numerosi elementi storico linguistici sull’origine della denominazione del distillato "Pisco".

La parola "pisco" è Quechua e significa "uccello". Furono infatti gli Inca ad utilizzare per primi il termine per individuare la zona dove oggi sorge appunto la città ed il porto di Pisco a causa della massiccia presenza di questi uccelli lungo le baie della zona. In effetti è proprio a Pisco e le vicine Ica e Nazca dove si è iniziato a produrre il distillato peruviano poi denominato Pisco.
Con il termine "piscos" o "pishcos" si indicava anche una casta di antichi vasai famosa per la creazione di grosse giare in argilla e denominate "pisco botijas" o semplicemente "piscos". Era in queste giare che inizialmente veniva messo il distillato a riposare.

Dal punto di vista geografico infine, il l nome del distillato è ovviamente anche legato al porto di Pisco, fondato nel XVI secolo.
E’ stata rinvenuta una carta geografica datata 1574 in cui la città di Pisco era già indicata, situata nella costa nella regione di Ica, regione dove oggi si produce il Pisco.
Le prime vigne furono portati in Perù dal Marchese di Caravantes nel 1553 e provenivano dalle isole Canarie. Vennero piantate nelle solegiate valli intorno ad Ica e la semina ottenne subito risultati straordinari . Il Vicereame del Perù divenne, tra il XVI e il XVII secolo, il principale produttore vinicolo di tutto il continente.
Quando però la concorrenza del vino peruviano cominciò a danneggiare i produttori spagnoli, questi chiesero ed ottennero che il Re di Spagna vietasse la produzione di vino in Perù. I proprietari dei vitigni quindi per non sprecare l’uva provarono a distillare il mosto ed ottennero così il Pisco.

Zone di produzione

In base alla normativa vigente le sole zone dove si può coltivare la vite per produrre il Pisco sono cinque: Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna (valli di Locumba, Sama e Caplina).
Fuori da queste zone l’eventuale distillato prodotto non può utilizzare la denominazione di Pisco.

Uvas pisqueras

Sono solo otto i tipi di uva con cui si può produrre il Pisco e, per questo, sono chiamate "uvas pisqueras".
Le loro qualità variano a seconda del clima e del tipo di terreno delle cinque regioni in cui è ammessa la produzione del distillato, lungo la costa sud del Perù tra Lima e Tacna verso il confine con il Cile.

Quattro tipi di uva sono detti "aromatici" perché sprigionano aromi particolarmente intensi e sono : l’uva Italia, l’uva Torontel, l’uva Albilla e l’uva Moscatel.
Gli altri quattro tipi di uva ammessi sono detti "non aromatici", non perché privi di aroma, ma perché caratterizzati da toni più secchi, tenui ed eleganti e sono: l’uva Quebranta, l’uva Negra Criolla, l‘uva Mollar e l’Uvina.

Tipi di piscos

PURO: prodotto con un solo tipo di uva

ACHOLADO: prodotto con due o più tipi di uva (blended)

MOSTO VERDE: prodotto con mosto distillato a fermentazione interrotta. Ne consegue una maggiore quantità di uva che conferisce un gusto decisamente più vellutato. E’ il prodotto considerato "Premium".